Tra le colline assolate e i vigneti del Monferrato si staglia la nobile cittadina di Grazzano Badoglio.
Il toponimo è vincolato a un protagonista indiscusso della storia d’Italia, tornato a morire nel suo letto, tra le mura che gli erano familiari.
La casa museo ripercorre le tappe della vita del maresciallo. Sulla targa esterna il riferimento alla sua attività di benefattore, che l’ha portato ad aprire una scuola materna.
Ma alla sommità delle mura che circondano il borgo, raggiungibile a piedi, è la Parrocchiale a nascondere il tesoro più bello.
Alla vigilia di Pasqua è una volontaria appassionata a guidarci alla scoperta del signore del Monferrato.
La tomba di Aleramo è presente in una cappella, il ritratto è stato ricostruito da Moncalvo, l’unico a restituirci le fattezze del feudatario.
AI piedi il mosaico romano richiama i valori del potere e della fedeltà.
Nella cappella a fianco viene esaltata nella tela di Andrea Pozzo una diversa forma di potere, incarnata dall’ordine dei Gesuiti.
Coevo il bel coro ligneo ben conservato.
Dal transetto si apre il colpo d’occhio sul borgo sottostante. L’abbazia benedettina di cui rimane il chiostro fondava la sua ricchezza su vigneti ed ulivi, che non riuscirono ad attecchire per il clima sfavorevole.
L’aspetto fortificato dimostra la sua molteplice vocazione, centro di preghiera, rifugio, fulcro dell’economia di una regione che continua a ribadire l’originaria vocazione vinicola.
E quella di una futura e doverosa riscoperta ed organica valorizzazione, non solo legata ai percorsi effimeri delle vie del gusto. M.A.
La Chiesa Parrocchiale è visitabile la domenica pomeriggio, il museo la prima domenica del mese o in occasioni particolari.
Consigliati nelle vicinanze:
Il Castello di Uveglie, con annessa cantina e bellissimo parco all’inglese. Il Sacro Monte di Crea e la Cappella del Paradiso