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                                                                                        Diabolik c’est moi.

                                                                                  Colpo a Olgiate Comasco

              

Il laboratorio di fumetto è una modalità espressiva interessante di comunicare stati d’animo e sensazioni, incentivando la creatività dei ragazzi e le loro competenze narrative.

L’esperto fa riflettere sulla complessità del prodotto finito: il soggetto della storia viene sviluppato all’interno di un percorso narrativo non facile da costruire.

E’ necessario possedere capacità di analisi e sintesi, delineare in poche sequenze ambientazione e intreccio.      

 

La frequentazione del genere fumetto in passato mi ha fatto scoprire il suo aspetto interdisciplinare, la compresenza di fotografia, cinema ed arti. Complessità che può essere riconosciuta solo da chi riesce a “leggerla” in profondità.

Umberto Eco aveva definito il fumetto come nona arte e ne affrontava la lettura solo quando voleva avvicinare un testo complicato e a più livelli.

Il lavoro di bibliotecaria e docente con i ragazzi mi ha sempre portato a lavorare in modo interattivo, a non definire a priori le mie scelte ma a far scaturire ed emergere la creatività. Sono sempre stata convinta che ragazzi ben guidati possano raggiungere risultati eccellenti e migliorare le proprie competenze.

Così quando ho visto l’album “Colpo a Casale Monferrato” qualche anno fa sulle bancarelle della fiera del vino di Gattinara, sono rimasta colpita anzitutto dalla copertina. Un Diabolik di grandi dimensioni sovrastava la piazza di Casale.

L’ho immaginato emergere con la stessa efficacia dalla Piazza di Appiano Gentile, dove allora insegnavo in una scuola professionale.

Ho chiesto quindi al fumettista Daniele Statella di costruire un progetto come quello che aveva pensato per Casale, con una fase che prevedeva anzitutto il corso di fumetto.

Considerata la penuria cronica di fondi, per due anni la scuola non è riuscita a finanziare il progetto. 

L’anno successivo si era delineata la possibilità di accedere a fondi esterni, nel frattempo io ottenevo il trasferimento  all’Istituto Terragni di Olgiate Comasco.

Qui la mia proposta viene ben accolta dal Preside, il mio progetto viene presentato e approvato nel collegio docenti del settembre 2017. Intanto però, per difficoltà ed imperizia mia nell’adattarmi all’ambiente nuovo,  fatico a promuoverlo e il corso ottiene solo sette iscritti.

La prossimità della meta mi porta però ad insistere l’anno successivo.

Utilizzo un manifesto di promozione realizzato dai ragazzi che ha questo contenuto; “Vuoi lavorare con il fumettista di Diabolik…”, come mi viene suggerito dal rappresentante di Istituto.

Finalmente, grazie all’aiuto di alcuni colleghi che conoscono meglio gli interessi dei ragazzi, il corso riesce a partire.

Sono previste inizialmente 10 ore di lezione, in moduli da 4 lezioni.

Non saranno però sufficienti, ci accorgiamo che manca almeno un momento di avvio del lavoro sulle tavole.

Vengono aggiunte in coda altre 3 ore, insieme ad un numero non quantificabile di lavoro on line. 

Finalmente mercoledì 16 gennaio 2019 Daniele Statella varca la soglia dell’Istituto, io e i ragazzi che ho appena conosciuto lo stiamo aspettando nell’atrio. 

Solo sette sono infatti miei allievi di prima, terza e quinta.

Gli altri sono amici di classi miste, dalla prima alla quinta, di indirizzi eterogenei con prevalenza del liceo linguistico.

L’aula scelta per il laboratorio ha il vantaggio di avere la lavagna con i pennarelli, su cui campeggia oggi a giugno un’enorme immagine di Diabolik con il lago di Como alle spalle.

Gli allievi seguono le prime lezioni frontalmente, poi si divideranno in piccoli gruppi per lavorare sulla storia.

Il primo momento è puramente conoscitivo, presentazione e conoscenza dei ragazzi, lettura dei fumetti.

Gli albi di Diabolik sono immediatamente a disposizione. I ragazzi vi attingeranno a piene mani.

Le prime lezioni riguardano il mestiere del fumettista e la tempistica della realizzazione dell’album.

Sono molto pochi gli autori che realizzano sia la storia che le immagini. Un album presenta un soggetto che viene sviluppato dagli sceneggiatori. La sceneggiatura poi passa al fumettista che interpreta sulla carta le indicazioni della sceneggiatura. Tempi medi molto lunghi: dagli 8 agli 11 mesi.   

La tecnica del fumetto, con esemplificazioni pratiche, viene applicata da Statella direttamente al personaggio di Diabolik, declinato frontalmente e di profilo. I ragazzi riproducono  l’immagine.

La storia che dovranno realizzare dovrà avere un’ ambientazione comasca, direttamente il liceo o qualche località del lago. I canoni dovranno essere tipicamente diabolici: il protagonista è un ladro, si avvale di tecniche sofisticate per i suo colpi, è legato sentimentalmente ad un’unica donna Eva.

Ha un eterno nemico, l’ispettore Ginko.  

Ogni gruppo realizza un soggetto, che Statella aiuta a delineare e far emergere con chiarezza. I ragazzi poi lavorano sulla prima tavola e chiedono delucidazioni sul possibile sviluppo.

Per un intero mese inviano via telematica i loro lavori, correggendo, aggiungendo, modificando. Cercano con l’autore di dare coerenza alla storia.

Solo alla metà di marzo il lavoro viene completato e l’Astorina dà l’autorizzazione per la pubblicazione come album fuoriserie in 300 copie!

Si tratta di 11 storie, a piccoli gruppi, due individuali e la bella immagine nel frontespizio di un Diabolik manga davanti a Villa Carlotta. Forse ispirato da una immagine efficace del personaggio che si fa un selfie davanti a San Gaudenzio di Novara, opera del fumettista Statella.

Il fumetto si rivela un importante strumento di promozione e valorizzazione dei beni culturali.

Nell’album figurano infatti anche Il Duomo, la funicolare di Como, Villa Erba a Cernobbio.

Alcune storie sono invece ambientate direttamente al liceo. In particolare vediamo in azione un Diabolik adolescente, surclassato da una giovane Eva.

Un momento importante ha visto però l’intervento di Statella nel ritoccare alcune immagini e nel realizzare la splendida copertina con alle spalle il Centro Congressi Medioevo.

Il Medioevo, paradossalmente, si rivela un metaspazio. Qui si svolgerà infatti la manifestazione che vedrà la presentazione delle tavole originali e la distribuzione dell’album a fumetti. 

L’iniziativa si svolgerà al Centro Medioevo di Olgiate Comasco domenica mattina 12 maggio 2019.

La locandina dell’evento viene pubblicizzata una settimana prima con una locandina disegnata dall’autore Facciolo, con il richiamo all’origine di Diabolik, la pantera. L’evento inoltre viene promosso il giorno prima da un articolo sul Giornale di Olgiate.

All’inaugurazione, anche grazie alla mediazione del Fan club, saranno presenti Enzo Facciolo e Luigi Merati.

Facciolo è in assoluto il fumettista che più ampiamente ha illustrato il personaggio, più di 200 albi. Nonostante gli 88 anni , è ancora in piena attività.

Intervistato da Statella, racconta gli inizi come fumettista, il grande lavoro svolto, le ore dedicate. SI è portato l’album da illustrare anche in viaggio di nozze!

Il momento clou della mattinata è la distribuzione dell’album, autografato dal grande fumettista che ha voluto incontrare singolarmente i ragazzi, li ha elogiati e li ha invitati a continuare. Con qualche suggerimento…

Poi Statella e Merati iniziano a disegnare per il pubblico numeroso presente in sala.

Un momento sempre coinvolgente di vedere i fumettisti lavorare dal vivo.

Qualcuno chiede che l’iniziativa possa avere una continuità, magari in collaborazione con la biblioteca, che ha appena concluso un concorso di fumetto rivolto ai giovani.

Questo suggerimento possa essere di buon auspicio per l’anno prossimo.

Ma intanto quest’anno, con l’uscita imminente del film, si è rivelato davvero l’anno di Diabolik! Almeno per i ragazzi del Terragni.

Prof.ssa Marina Adotti

Si ringraziano il fumettista Daniele Statella, la casa editrice Astorina per la pubblicazione, il comune di Olgiate Comasco per aver messo a disposizione gli spazi. 

Statella, Daniele

Nato a Vercelli il 23 luglio 1972, esordisce nel fumetto 1999 con una trilogia di graphic novel horror dal titolo “Domani è un altro giorno” (Edizioni Saviolo), poi lavora per i comics per adulti e realizza illustrazioni per Rizzoli Rcs, Hachette, Mondadori, Baldini & Castoldi, Sperling&Kupfer e per le riviste Rolling Stone, Marie Claire, Cosmopolitan. Ha disegnato vari episodi per fumetti pubblicati da Star Comics, Edizioni If e Astorina, tra cui: "Cornelio", "Dr. Morgue", "Nuvole Nere", "Legion75", "Factor V", "Pinkerton", "L'Insonne", "Nick Raider" e "Diabolik". Con la sua Associazione culturale Creativecomics organizza la Scuola di Fumetto di Vercelli e svariati festival come "Vercelli tra le nuvole", "Fumetti al castello", "Sport & comics" e "Casale Diabolika". Come regista firma alcuni cortometraggi e, con Alessia Di Giovanni, il film lungometraggio western horror "Undead men" (uscito in sala a marzo 2013). Nel 2013 entra a far parte dello staff di Dampyr, di cui disegna l'albetto realizzato in occasione di Riminicomix 2013, "Ballo di fine estate" (scritto da Claudio Falco). Il suo primo albo del mensile a giungere in edicola è il 171, "Ragazzi perduti", scritto da Giovanni Di Gregorio, datato giugno 2014.

 

 

 

 

 

Merati, Luigi

Dopo il diploma alla Scuola Tecnica, inizia la carriera professionale come grafico presso la Standa (1960).

L'esordio nel fumetto avviene nei primi anni 60, quando realizza testi e disegni per alcune storie sulla vita di santi ed esploratori (Istituto Missioni Estere). Nel frattempo illustra anche alcuni libri per ragazzi per l'Editrice Lucchi.

Nel 1970 avvia una lunga collaborazione con la Edifumetto e successivamente con l'Editrice Dardo, disegnando storie di guerra per la Collana Eroica. Per la Mondadori disegna invece racconti liberi su Audax e la serie Kosmos, di cui crea graficamente l'omononimo personaggio protagonista.

Dopo aver lavorato su Corrier Boy (Rizzoli), nel 1974 viene arruolato da Sergio Bonelli. Questi lo inserisce dapprima nello staff del Piccolo Ranger e poi in quello di Mister No dove Merati firma i suoi lavori in coppia con Vincenzo Monti.

Nel 1990 approda a Tiramolla come inchiostratore, per poi lavorare anche sulle pagine de “Il Corriere dei Piccoli e su quelle de Il giornalino. Nel frattempo prosegue anche l'attività di illustratore, che lo porta a collaborare con De Agostini, Curcio, Hobby & Work e tantissimi altri editori.

Nel 2002 entra nello staff di Diabolik come inchiostratore, attività che attualmente svolge in tandem con Giorgio Montorio..

 

 

 

Facciolo, Enzo

Dopo aver frequentato la Scuola d'Arte al Castello Sforzesco, fondò uno studio d’animazione per poi passare poco dopo a collaborare nel 1954 con i fratelli Pagot con i quali lavorerà circa un anno, assieme a una squadra di animatori, realizzando spot pubblicitari (Calimero); nel 1959 esordisce nel fumetto scrivendo e disegnando la breve serie “Clint due colpi” per le Edizioni Domai. Grazie all'esperienza maturata nel campo dell'animazione, nel 1963 la casa Astorina lo assume con l'incarico di uniformare i disegni della serie a fumetti di Diabolik ridefinendone la caratterizzazione grafica dei personaggi rispetto alle versioni precedenti su richiesta delle due autrici.  Nell'albo d'esordio del 1963 l'episodio n.10 "L'impiccato", il personaggio protagonista non appare con le sue fattezze in quanto è sempre camuffato e quindi la prima storia dove disegnerà effettivamente anche il protagonista sarà nel numero successivo, "Trappola infernale"; con queste prime realizzazioni diede prova di capacità tali da ottenere la responsabilità grafica del personaggio. Su richiesta delle sorelle Giussani, si ispiro all'attore Robert Taylor per migliorarne la caratterizzazione grafica, ideando l'iconico sguardo del protagonista, caratterizzandone le tipiche movenze e la mimica facciale oltre a definirne il costume e la caratteristica maschera al posto del cappuccio informe degli esordi; questa caratterizzazione divenne il punto di riferimento per gli altri disegnatori.

 

 

 Diabolik Fan Club

 

E’ un’associazione senza scopo di lucro fondata nel 1996, su iniziativa di tre amici modenesi Lorenzo Altariva, Roberto Roli, Cristian Miani. Lo scopo è quello di divulgare e diffondere presso i soci l’innumerevole ed eterogeneo materiale relativo al personaggio.

Il club cura inoltre la rivista “La gazzetta di Clerville”,  autofinanziata dai soci, e organizza momenti di incontro tra i soci stessi.

Sul sito del club sono presenti e indicati anche gli albi fuori serie come “Diabolik. Colpo a Olgiate Comasco”, segnalato tra le novità al momento della pubblicazione

  

La sede ufficiale è a Sassuolo (MO).

Sito ufficiale: www.diabolikclub.it

 

DIABOLIK, UNO DI NOI!

Quando un sogno diventa realtà, è il caso di dire.

Per noi, ragazzi del Liceo Terragni, l’opportunità di seguire un corso di fumetto dedicato a Diabolik, fortemente voluto dalla Professoressa Marina Adotti e tenuto da Daniele Statella, uno dei più celebri illustratori italiani, beh… è sembrato surreale.

Il corso è stato breve, ma intenso: tredici ore di insegnamento e tanto lavoro a casa, sempre seguiti e supportati, anche tramite whatsapp.

Realizzare un fumetto può sembrare semplicissimo, per chi non conosce questo  mondo, ma le competenze richieste sono molteplici: il corso ha aiutato tutti noi “fumettisti per caso”, che per la prima volta ci accostavamo ad un’esperienza simile, a sviluppare capacità narrative, illustrative, di sintesi.

Il fumetto presenta un linguaggio più immediato rispetto al romanzo, perciò le immagini, le sfumature, le espressioni, devono essere in grado di spiegare tutto in poche tavole. Noi ragazzi abbiamo realizzato tre tavole a testa, inventando situazioni   ambientate nel Comasco.

La pubblicazione non era affatto scontata ma, evidentemente, la Casa Editrice Astorina ha apprezzato il nostro lavoro e di queste tavole ne ha fatto un albo speciale a tiratura limitata.

La soddisfazione è stata indescrivibile. Ogni partecipante, con il proprio stile, ha dato il proprio contributo.

La splendida conclusione è stata una mostra-evento tenutasi al Medioevo di Olgiate Comasco, allestita dalla Professoressa Adotti, da Daniele Statella e da alcuni studenti partecipanti al corso, dove non solo sono state esposte le nostre tavole, ma sono stati graditissimi ospiti il maestro Enzo Facciolo, disegnatore storico di Diabolik, e Luigi Merati, che ne è l’illustratore.

La partecipazione è stata entusiasta, tra appassionati del genere, semplici curiosi, genitori e alcuni professori del Liceo Terragni, oltre che la nostra Preside, Francesca De Rose.

Trovo che un’iniziativa di questo genere, che mi auguro sia solo la prima  di una lunga serie, contribuisca notevolmente a sviluppare la creatività che ognuno ha dentro di sé. Qualcuno potrà riflettere sul fatto di fare di quest’arte un vero e proprio lavoro, altri scopriranno una passione che magari non sapevano di avere, altri ancora sfrutteranno ciò che hanno imparato per rilassarsi, semplicemente…ma quel che è certo, è che per tutti sarà stata un’esperienza unica di arricchimento interiore.

Anastasia Carlotta

 

Studenti partecipanti: Anastasia Carlotta, Sergio Montalbetti, Alessandra Frenna, Michela Mazzone, Chiara Isella, Arianna Grisoni, Jennifer Di Pasquale, Martina Manca, Gabriele Larosa, Mariam Sawan, Federico Calisto, Valentina Zarriello, Nataly Kansso, Elena Brunelli,, Francesca Mazzone, Gaia Jessula, Lucrezia Brunoro, Giulia Munzone, Adele Mussida, Willy Bernaschina, Daniele Flaminio, Jacopo Spigarolo, Sara Mazzella

 

 

 

 

 

 

Giornale di Como, 18 maggio 2019, a cura di Massimo Del Viscio

Diabolik (e i ragazzi del Terragni) mettono a segno un “Colpo a Olgiate Comasco”

La realizzazione del fumetto è stata completamente seguita dai ragazzi del liceo olgiatese.

Diabolik mette a segno un “Colpo a Olgiate Comasco”. Questo è il titolo del fumetto, edito dalla Astorina, presentato domenica 12 maggio al centro congressi Medioevo. Gli autori della pubblicazione in salsa olgiatese, che narra le vicende del celebre personaggio inventato dalle sorelle Giussani, sono gli alunni dell’istituto Terragni, dalla prima alla quinta, che hanno seguito il corso di fumetto con Daniele Statella, uno degli illustratori del celebre delinquente di Clerville.

Alla presentazione ha fatto gli onori di casa Marina Adotti, insegnante di italiano e storia, che ha portato avanti il progetto al liceo olgiatese. Con lei Statella, che ha tenuto il corso con gli studenti, Enzo Facciolo, storico disegnatore e vero caratterizzatore del personaggio inventato dalle sorelle Giussani, e  Luigi Merati, matita operativa della casa editrice Astorina.

“I ragazzi hanno lavorato benissimo sulle tavole, nonostante il soggetto fosse impegnativo. Le hanno interpretate col proprio stile, rendendole uniche. Li ho seguiti a scuola, ma anche online, analizzando i lavori man mano che venivano prodotti. Le tavole, una volta completate, sono state sottoposte alla casa editrice che, con qualche modifica, le ha pubblicate” ha commentato Statella.

 

 

 

Il Personaggio Diabolik

Il personaggio Diabolik viene pubblicato nel 1962, in formato tascabile. Le sorelle Giussani, le sue creatrici, lo avevano immaginato per il pubblico dei pendolari che ogni mattina si recava a Milano. 

Il titolo è: “Diabolik, il re del terrore”, concepito sulla scia del feuilleton francese Fantomas . Tanto misterioso è il personaggio quanto lo è il suo primo illustratore Zarcone, che scomparirà nel nulla.  Il primo numero passa pressochè inosservato.

Il vero caratterizzatore del personaggio è Enzo Facciolo, che fu chiamato dalle sorelle Giussani quando lavorava per Carosello. Non aveva in precedenza mai realizzato un fumetto e ne è diventato l’autore per antonomasia.

Il personaggio ha le caratteristiche dell’attore Robert Taylor ed è un ladro professionista.

Diabolik ha una sua morale, sebbene prediliga la caccia a gioielli, lingotti d’oro, pietre preziose e monili antichi. Le sue vittime sono quasi sempre individui che si sono arricchiti con facilità, rubando a loro volta, o magari speculando sul lavoro degli altri.

Paradossalmente, lo spettatore si trova a parteggiare per il “Cattivo”, colui che sfida apertamente la legge e le regole, non per scardinare l’ordine costituito, ma solo per il piacere di beffarlo.

 

Le origini del personaggio.

E’ l’unico superstite di un naufragio, su un’isola su cui crescerà praticamente solo.

Quando diventa adulto, indomabile  e fiero, viene preso sotto la protezione di King, un boss della malavita  che domina l’intera isola.

Nella sua abitazione King conserva il corpo imbalsamato di una pantera nera che per lungo tempo era stata il terrore dell’isola. Per i suoi denti affilatissima e la sua velocità di un fulmine, viene denominata Diabolik.

La locandina di Facciolo per l’evento di Olgiate presenta proprio in primo piano la pantera da cui il personaggio ha derivato il nome.

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I luoghi di Diabolik.

Diabolik si muove in un universo totalmente legato all’immaginario, anche se è abbastanza immediato collocare Clerville, lo staterello teatro delle sue imprese, in Francia.

Clerville ricorda per alcuni aspetti Parigi, si trova all’interno del paese, mentre Ghenf è una città portuale con traffici commerciali ma anche malavitosi (un incrocio tra Marsiglia e Genova). I primi episodi di Diabolik erano ambientati a Marsiglia.

Per il fumettista Facciolo il mondo di Clerville coincide con la sua Milano.

Per i ragazzi del Terragni l’ambientazione è locale: le pareti del Liceo, Villa Erba a Cernobbio, Villa Carlotta importante simbolo del Lago, la facciata del duomo di Como e la sempre affollata funicolare di Brunate.

Diabolik: un colpo perfetto

 

I suoi colpi sono sempre perfetti, perché non lascia nulla al caso. Scava gallerie sotterranee e rende i suoi rifugi praticamente inespugnabili. Utilizza con grande precisione tutti i ritrovati di una tecnologia che vuole sempre essere all’avanguardia: occhiali a raggi infrarossi per scoprire eventuali cellule fotoelettriche, microrazzi per lanciare arpioni e corde, le maschere di plastica che aderiscono alla pelle e gli permettono di assumere differenti identità.

Diabolik non usa armi da fuoco, ma il pugnale con accessori, raffigurato anche nel logo della casa editrice, l’Astorina.

Si serve di una tecnologia quasi artigianale: stantuffi idraulici, cariche esplosive fatte brillare a distanza, chiodi a tre punte sparsi per strada, potenti calamite o ventose che sostengono complesse carrucole.

 Si riscontra nelle sue avventure la presenza di prodotti chimici (sonniferi, narcotici, veleni) che Diabolik usa solo in caso di necessità per stordire o addormentare la vittime di turno.

Molto usato è il Penthotal, meglio noto come siero della verità, che Diabolik inietta ai malcapitati per costringerli a confessare.

Eva Kant

E’ la compagna di Diabolik, che lo completa nelle sue caratteristiche.

Tanto lui è nero e cupo, quanto lei incarna la bionda sensuale e raffinata.

Compare nel terzo numero della serie, “L’arresto di Diabolik”,, ed è decisiva nel salvare il protagonista da morte certa.

Il cognome Kant è stato ispirato ad Angela Giussani dal filosofo omonimo, oggetto della sua tesina di maturità.

La lega a Diabolik un amore viscerale, che rende la coppia inossidabile.

Non si può immaginare una storia di Diabolik in cui il personaggio si leghi ad altre donne.

Il fatto di essere sempre in fuga impedisce ad Eva di costruirsi una famiglia.

“Siamo solo noi due”, e non può essere diversamente. 

 

 

 

 

 

 

 

Ginko

Ginko è l’ispettore capo della polizia di Clerville, impegnato inutilmente nella caccia senza esclusione di colpi a Diabolik.

E’ tenace e determinato in quello che si può considerare lo scopo della sua vita.

La coppia Diabolik-Eva Kant è per lui un’ossessione, anche perché non riesce con le armi convenzionali a sventare i colpi messi a segno in modo ingegnoso dagli avversari. 

Incarna l’eterno leale duello tra guardie e ladri in qualità di antagonista.

E’ fidanzato con Altea, duchessa di Vallenberg.

Personaggi secondari:

Altea, duchessa di Valenberg, padrona di Ginko e nobili patrimoni.

King, il leader di una potente organizzazione criminale che allevò Diabolik come suo figlio, lo sfruttò e alla fine fu ucciso da lui.

Elisabeth Gray, ex amante di Diabolik.

Il dottor Alberto Floriani, un famoso neuropsichiatra, succede a Diabolik prima come amante, poi come marito di Elisabeth Gray, che nella sua follia lo ucciderà, pensando che sia Diabolik.

Bettina, una ragazza che si avvicina a Diabolik ed Eva, al punto da diventare come la loro figlia.

Gustavo Garian, figlia di una ricca famiglia decimata da Diabolik, cercherà vendetta in molte occasioni.

 

 

L’Astorina

 

E’ una casa editrice milanese fondata da Angela Giussani nei primi anni sessanta, all’interno della casa editrice “Astoria” di proprietà del marito Gino Sansoni.

Il nome della casa editrice è associato oggi esclusivamente alla pubblicazione del fumetto “Diabolik”.

Angela, ideatrice del famoso personaggio a fumetti, è stata affiancata nella stesura delle storie dalla sorella Luciana.

Dal 1999 ne è direttore Mario Gomboli, sceneggiatore del fumetto e conosciuto anche come illustratore di libri per ragazzi.  Gomboli è impegnato nella promozione del fumetto stesso presso le scuole.

Una ricca biografia delle sorelle Giussani è raccolta nel volume "Le regine del Terrore" (Edizioni BD, 2009) di Davide Barzi, volume appena ristampato.

Il 2019: verso il film

E’ stato proiettato nella sale italiane soltanto per tre giorni , l’11-12-13 marzo 2019,

il docufilm di Giancarlo Soldi “Diabolik sono io”. Il soggetto è stato realizzato insieme a Mario Gomboli, con inserti di spezzoni recuperati dagli archivi RAI in parte inediti e un’intervista allo stesso Facciolo.

Non si tratta soltanto della storia del personaggio editoriale ma esso rappresenta il parte l’identità del costume italiano.

C’è infatti un tessuto narrativo che permette di meglio comprendere il personaggio.

Gioca sull’idea intrigante che Angelo Zarcone, il primo disegnatore scomparso in circostanze misteriose, sia somigliante a Diabolik in una sorta di autoritratto.   

Nel docu-film compaiono anche i Manetti Bros, che gireranno un film su Diabolik ambientato tra Milano, Torino, Trieste e Bologna. 

Rispetto a questo film c’è una grande attesa, soprattutto nel fan club.

Sarà all’altezza del personaggio? O il personaggio ne risulterà sminuito?

     

                                                             Bibliografia : Diabolik

 

     

      Cappi, Andrea,  Fenomenologia di Diabolik, Nicola Pesce, 2016

     

Diabolik. Visto da Enzo Facciolo. Prefazione di Mario Gomboli, Milano, Astorina,      Mondadori, 2019

 Gomboli, Mario     Diabolik, uno strano soggetto. Postfazione di Luciana Giussani, Milano, Sperling   & Kupfer, 1997

Io sono Diabolik : l’autobiografia : illustrazioni di Giuseppe Palumbo, Milano,   Mondadori, 2010              

Scaringi, Carlo   Il mito di Diabolik, Roma, Gremese, 2013

         

STIRPE DI PESCE vol 2 cover

 

 

 

 

Storia e disegni di Laura Spianelli

Revisione  e aiuto sceneggiatura: Simone Delladio

Stirpe di pesce racconta  di una sirena, una creatura magica e bellissima che ci incanta e ci rapisce, salvandoci dal nostro degrado interiore e ci trscina nel suo mondo meraviglioso.

 

 

 

 

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Per leggere la storia online:www.stirpedipesce.com

 

 

colpo a Olgiate

Questo album è il risultato di un appassionante e sentito laboratorio di fumetto. I ragazzi, dalla prima alla quinta, hanno seguito con grande interesse il fumettista Daniele Statella, applicando le indicazioni e i suggerimenti. Soggetto, storia e disegni rispettano il canone del fumetto diaboliko, con la spontaneità tipica dei ragazzi.

L'ambientazione e' invece tutta comasca!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

cani sciolti

 

 

Cani sciolti

Soggetto e sceneggiatura; Giancarlo Manfredi

Disegni e copertina: Pedro Mauro

La storia di sei amici inizia nel 1968, durante l’occupazione delle prime Università.

Si ritroveranno vent’anni dopo, profondamente mutati.

Un interessante fumetto che ci fa rivivere il passato nella sua dimensione privata, con uno sguardo e un approfondimento nei confronti del sociale.

 

 

 

 

DK

 

 

 

 

 

 

 

 

DK è un progetto editoriale nato nel 2012, una versione parallela di Diabolik pensata per rinnovare il personaggio.

DK-prima stagione

n.1- 1 novembre 2015

Il morto; il massacro; la trappola.

Soggetto di Mario Gomboli; sceneggiatura di Tito Faraci. Disegni di Giuseppe Palumbo

 

 

DylanDogNegli anni ’80 la crescente concorrenza della televisione con i suoi programmi di cartoni americani e giapponesi, la vendita dei grandi classici del fumetto e dei giochi interattivi in videocassetta costringono il mezzo di comunicazione a stampa a ridefinirsi.

Una profonda crisi di ristrutturazione scuote i grandi editori di fumetti, costringendoli a rinnovarsi anche selezionando nuovi supporti di creazione e di diffusione: la pubblicazione di fumetti in formato tascabile, lo sviluppo dei prodotti detti collectors e del merchandising (gadget, giochi).

 

Immagine: Daniele Bigliardo. Copyright: Sergio Bonelli editore

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