La giornata di pieno autunno è luminosa ed invitante. Dal balcone della valle di Livo si possono abbracciare i due rami del lago di Como e, volgendosi a guardare la montagna, un paese che si perde sulle sue pendici.
Vista del Crotto Dangri
L'auto ferma a Livo, tre quarti d’ora e siamo al Crotto Dangri. La cucina è rustica e l’offerta si ripete per i clienti abituali. Ma l’ospitalità è eccellente, d’inverno il calore intorno al camino, in primavera la fioritura prorompente avvolge il ponte del diavolo e la baita che s’incunea nel verde.
Oggi ci viene incontro lungo la carrozzabile un gregge in fuga, ci sfioriamo quasi impauriti entrambi. Un cane insegue una pecora ritardataria.
E oggi la sorpresa di un matrimonio celtico, la sposa quasi silvana, atmosfere bucoliche di un tempo.
Sorpresi i gestori partecipano al rito, scrollandosi di dosso la simpatia contagiosa di questo mondo alla Van de Sfroos, surreale e genuino insieme, fonte di interessanti ritratti e vivaci narrazioni. (M.A.)
Da Gravedona, per la Valle di Livo