I Sacri monti di Piemonte e Lombardia possono essere un interessante esempio di turismo culturale, se approfondiamo le molteplici ragioni della loro realizzazione e la necessità che vengano concepiti come luoghi vivi. Luoghi da conoscere e frequentare, perché si rinnovi l’interesse per questo esempio unico di simbiosi tra arte, fede e natura.
Sacro Monte di Belmonte, Crea, Domodossola, Ghiffa, Oropa, Orta, Varallo Sesia in Piemonte
(Il Sacro Monte di Graglia nel Biellese ha una storia particolare, perché rimangono solo alcune tracce del progetto originario)
Sacro Monte di Ossuccio e Varese in Lombardia.
Riportiamo qui la motivazione ufficiale del riconoscimento dell’UNESCO:
“I nove Sacri Monti di questa regione dell’Italia settentrionale sono formati da gruppi di cappelle e di altri elementi architettonici, eretti tra la fine del XV e l’inizio del XVIII secolo, dedicati a vari aspetti della fede cattolica.
Oltre al loro significato spirituale e simbolico, questi complessi offrono uno splendido esempio di integrazione degli elementi architettonici nei paesaggi circostanti, disseminati di colline, foreste e laghi; inoltre racchiudono un notevole patrimonio artistico in forma di sculture e affreschi” (M.A.)