Il castello di Ostiano fa da sfondo alla via principale del paese, in una direttrice che parte da Porta Spinata e attraversa questa località per intero. Il Castello fu voluto dai Gonzaga che estesero il loro dominio in questa zona del cremonese, assicurando prosperità e pace al paese.
La struttura ospita il teatro ottocentesco perfettamente restaurato.
All’interno del cortile un edificio, ora in rovina, ospitava la Sinagoga, di cui si riconoscono gli stucchi settecenteschi.
Alla metà del 900 fu trasformata in pastificio e ora è difficile recuperare il progressivo degrado.
La presenza di una fiorente comunità ebraica è documentata dal cimitero, raggiungibile fuori dal paese alle spalle del cimitero cattolico. Una porticina lungo via Montagnetta 22.
Lo raggiungiamo dopo aver chiesto indicazioni e aver ricevuto risposte soddisfacenti, a testimonianza della consapevolezza degli abitanti.
Al momento è chiuso, anche se in alcune circostanze (giornata della memoria e visite di gruppi) viene garantita l’apertura da un custode cattolico, appassionato di cultura ebraica.
Lo stesso, custode anche dei cimiteri di Revere e Pomponesco, l’ha strappato meritoriamente all’incuria dei secoli.
Cogliamo qualche foto dal cofano della macchina.
Una quarantina di lapidi tra cui quelle della famiglia Finzi. Iscrizioni in ebraico e italiano, corredati dalla simbologia ebraica.
Scopriamo che proprio ad Ostiano Gilberto Finzi fu il primo sindaco ebreo dell’Italia unita. (M.A.)
In paese un monumento ricorda il bombardamento alleato del Ponte sull’Oglio nel 1944. Con tanto di reliquia.
Bellissimo il paesaggio dagli argini del fiume, che fanno parte dei percorsi del Parco Oglio Nord.
Grande cordialità e buona cucina presso la trattoria "Croce bianca", nei pressi del Castello