La definizione “giovani adulti” si riferisce all’interno della letteratura professionale ad una fascia d’utenza intermedia tra l’infantile e l’adulta. Comprende quindi a pieno titolo gli adolescenti (14-19 anni) che molto spesso si allontanano in questa fase di crescita dal libro e dalla lettura. Secondo le raccomandazioni dell’IFLA, i giovani adulti “hanno diritto alla stessa qualità di servizi bibliotecari offerti alla altre fasce d’età”. La biblioteca deve pertanto predisporre strumenti e programmi adeguati a soddisfarne i bisogni informativi, culturali e ricreativi. Le risorse informative devono tenere conto delle diverse capacità intellettuali e “condizioni culturali”; deve essere garantita comunque un’ampia offerta di “fumetti, romanzi, collane di consumo, musica popolare corrente”. Le raccolte non si dovrebbero limitare alla sezione cartacea, ma dovrebbero comprendere materiali non a stampa, multimedia (CD-ROM, DVD), videocassette e audiocassette. Tra i nuovi strumenti di accesso all’informazione vengono segnalati come parte integrante dell’offerta pubblica anche programmi per elaboratori, giochi elettronici, accesso a reti telematiche locali, nazionali ed internazionali.
L’accesso alle nuove tecnologie favorirebbe l’accostamento alla biblioteca anche dei “non lettori” e soprattutto garantirebbe il superamento del “digital divide” (la distanza tra chi possiede un computer e chi è escluso dall’accesso all’informazione). I servizi e i programmi della biblioteca devono essere modellati sulla comunità locale e svolgersi in collaborazione con le istituzioni che già lavorano con i giovani adulti (parrocchia, scuole, centri di aggregazione, educatori di strada, associazioni, informagiovani). La creazione di una rete renderebbe più efficace la conoscenza e la penetrazione del servizio sul territorio. “La rete culturale è uno strumento efficace per mettere a fuoco l’identità di una società multiculturale in modo da incontrare le esigenze dei giovani adulti”. Il modo più incisivo per impostare un progetto a favore dei giovani adulti è il loro coinvolgimento diretto nella programmazione. Questa modalità d’intervento li renderebbe più consapevoli dell’appartenenza ad una comunità e ne stimolerebbe il percorso formativo individuale (M.A.)
L’obiettivo dei servizi e dei programmi è incontrare i bisogni mutevoli dei giovani adulti della comunità locale, compresi tutti i gruppi culturali e i giovani con esigenze particolari. La valutazione continua dei bisogni dei giovani adulti è una responsabilità essenziale di ogni biblioteca. E’ necessario coinvolgere i giovani adulti nella programmazione dei servizi e dei programmi (gruppi di consultazione a breve e lungo termine, tecniche di comunicazione e riscontro come cartelloni, registri, bacheche elettroniche) (IFLA, 2001, p.5).
[1] Nell’ambito delle pubblicazioni ALA, la fascia dei giovani adulti coincide con la fascia degli adolescenti cfr. Farmer (1992); Vaillancourt, (2000); Jones, (2002).