Il laboratorio di lettura
La didattica laboratoriale consente anche per la lettura di programmare in modo più flessibile, dando spazio e valore alle proposte spontanee degli alunni, sostenendole e integrandole con altre attività guidate. I motivi per cui è opportuno privilegiare questo tipo di attività sono racchiuse negli obiettivi stessi di questa didattica:
- sviluppare la creatività
- far sperimentare le capacità progettuali
- progettare le attività espressive utilizzando una varietà di linguaggi
- favorire la maturazione del gusto estetico
- ridurre tensioni ed insicurezze
- promuovere la collaborazione e il confronto
Il laboratorio di lettura è stato svolto presso la scuola media di Valmorea nel 2007-2008 con gruppi di classi aperte. Ha avuto come obiettivo primario la realizzazione di un’antologia di brani selezionati direttamente dai ragazzi.
L’antologia presenta in apertura un logo e uno slogan finalizzati a motivare la passione per la lettura. Vi sono inoltre elencati i diritti dei lettori, a partire dai suggerimenti di Gianni Rodari che aveva anticipato il celebre decalogo di Pennac (cfr. il saggio “Come un romanzo”).
CHE COSA EVITARE SECONDO GIANNI RODARI
1. Presentare il libro come un’alternativa alla TV 2. Presentare il libro come un’alternativa al fumetto 3. Dire ai bambini di oggi che i bambini di una volta leggevano di più 4. Ritenere che i bambini abbiano troppe distrazioni 5. Dare la colpa ai bambini se non amano la lettura 6. Trasformare il libro in uno strumento di tortura 7. Rifiutarsi di leggere al bambino 8. Non offrire una scelta sufficiente 9. Ordinare di leggere (Da Rodari, G. , “Il giornale dei genitori”, 1964)
La prima parte del laboratorio prevedeva una forma di indagine e consultazione diretta dei compagni di classe. Gli alunni coinvolti nel laboratorio hanno distribuito nelle classi di provenienza un questionario sulla lettura, finalizzato a tratteggiare ed individuare le attività svolte dai ragazzi nel tempo libero e lo spazio ricavato per la lettura.
Da un’analisi finale dei dati, si nota una frequentazione della lettura molto limitata. La maggioranza ha letto soltanto un libro nell’arco degli ultimi tre mesi, confermando la scarsa affezione rispetto ad un’attività considerata noiosa e “faticosa”. I ragazzi della scuola media si confermano pertanto lettori deboli, maggiormente coinvolti in altre attività, dall’ascolto della musica all’utilizzo di internet e dei videogiochi. Potrebbe pertanto risultare di interesse una valutazione del linguaggio dei videogiochi, a cui i ragazzi sono più avvezzi rispetto al linguaggio della letteratura.
Sono state poi indagate, attraverso una serie di domande chiuse, le letture abituali degli adolescenti distinte per tipologia di genere. SI riscontra una spiccata predilezione, senza distinzione di sesso, per il genere fantasy e per il giallo. I libri horror e di fantascienza sono di esclusiva fruizione maschile, mentre le ragazze sono lettrici di romanzi rosa. I preadolescenti comunque prediligono, come segnalato anche dai componenti del gruppo di lettura, le vicende e i contesti che li rendono protagonisti. Si avverte il bisogno di trovare nel libro non solo un motivo di evasione, ma soprattutto una risposta alle ansie e ai quesiti di un’età di transizione.
La richiesta più personale “Qual è il tuo libro del cuore?” incontra il favore dei ragazzi e riflette le preferenze di genere. Alcune segnalazioni interessano i bestseller del momento (“Tre metri sopra il cielo”), non ancora visti in modo critico e particolarmente vicini al mondo e al linguaggio giovanile. Le citazioni spaziano da “La fabbrica di cioccolato” alle storie di Geronimo Stilton, lettura che è tradizionalmente rivolta ad un pubblico di età inferiore.
Consiglio i racconti gialli perché ti tengono col fiato sospeso
Consiglio “Il gatto nero” perché a me è piaciuto tanto e penso possa piacere anche ad altri
Consiglio “Il cacciatore di aquiloni” perché è una storia molto toccante
Consiglio “Il segreto della famiglia Tenebrax” perché ha una morale: l’apparenza inganna
“Tre metri sopra il cielo” lo consiglierei alle persone che non sanno cos’è l’amore e lo definiscono come un gioco; fa capire gli errori nell’amore
I ragazzi hanno compilato parzialmente la sezione “Lo sconsiglio perché”, soffermandosi in particolare sui classici, considerati noiosi e difficili. E’ il caso di “Il Mago di Oz” e “Piccole donne”, distanti dalla loro sensibilità e caratterizzati da ritmi troppo lenti. E’ presente la consapevolezza che la lettura è un’ esperienza legato al gusto personale in cui ogni lettore deve poter incontrare il proprio libro. “Non sconsiglio niente perché ognuno ha i suoi gusti”.
I testi segnalati sono stati raccolti e ripartiti sulla base dei generi di appartenenza, delineando una sorta di bibliografia aperta che si può arricchire durante il percorso con nuove indicazioni. La raccolta dei dati è stata anche un’occasione per insegnare la stesura di una semplice bibliografia; sono stati segnalati gli elementi distintivi di un testo e la loro posizione sul frontespizio, nel colophon o all’interno della copertina: autore, titolo, editore, anno di edizione.
La conoscenza dei generi letterari, a cui gli studenti si sono avvicinati grazie alle proposte antologiche, è stata inoltre rielaborata sul piano grafico e creativo. Ad ogni genere è stata abbinata un’immagine creata dai ragazzi, progressivamente stilizzata e usata in modo simbolico (il giallo è stato associato ad una lente d’ingrandimento, l’avventura ad una caravella, la fantascienza ad una navicella spaziale, il fantasy all’immagine di un draghetto). Questi simboli potranno essere riutilizzati per es. nella stesura di una legenda da applicare alla sistemazione per generi della biblioteca scolastica.
E’ stato inoltre realizzato un abbecedario dei libri che accostasse ad ogni lettera dell’alfabeto un’emozione, un sentimento, un genere (A come amicizia, B come bestialità, C come catastrofe, D come destino, E come emozione, F come fiaba). E’ stato segnalato un libro che avesse attinenza con il termine scelto.
Nella seconda parte del laboratorio sono stati individuati alcuni testi che appartenevano a generi graditi ai ragazzi. E’ stata richiesta una lettura attenta nell’arco di un mese, che consentisse di svolgere alcune attività ludiche. Il testo è stato quindi presentato non solo come portatore di significati e oggetto di interpretazione, ma anche come elemento dinamico e in continua trasformazione, come suggerito da Gianni Rodari nella sua “Grammatica della Fantasia”.
I libri sono stati rielaborati attraverso attività interattive, quali realizzazioni di acrostici, stesura di finali alternativi, brevi drammatizzazioni. Sono state inoltre stese alcune recensioni accompagnate da riflessioni personali e da un invito alla lettura. Sono stati selezionati gli incipit e alcuni brani significativi.
Gli studenti hanno partecipato alle attività in modo propositivo e attivo. Particolarmente gradita è stata la rielaborazione grafica dei simboli, la valutazione del questionario e la stesura grafica dell’antologia attraverso l’utilizzo del computer. La pratica cognitiva della lettura è stata accompagnata quindi da alcune attività concrete o creative che l’hanno valorizzata agli occhi dei ragazzi e ne hanno permesso l’interiorizzazione in termini di esperienza gradevole e interessante.
Le strategie sperimentate nel laboratorio di lettura sono state in parte trasposte nella didattica in classe (la compilazione della scheda di gradimento del testo, la riflessione sui generi, la riscrittura della poesia di Roberto Piumini “Se i libri fossero”). (M.A.)