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Le radici dell'avanguardia italiana sono contenute in una pubblicazione pirotecnica uscita nel maggio del 1977, Cannibale di Stefano Tamburini.

Poi si consolidano ne “Il male” e “Frigidaire”, con il lancio di alcuni giovani autori le cui creazioni diventeranno “opere cult” presso la gioventù universitaria dei primi anni Ottanta e si affermeranno come prodotti di qualità in Europa e nel mondo.

 

E' il caso del fumetto Ranxerox di Tamburini e Liberatore. La storia è brutale. In una metropoli devastata e caotica, dove regnano violenza e droga, una ragazzina Lubna diventa amica di un androide, robusto energumeno che la protegge e con il quale ha avuto una relazione: i rapporti sessuali sono volutamente disegnati con un realismo estremo che provocherà il taglio di alcune sequenze in diverse edizioni all'estero. Si è fatto riferimento spesso al clima “punk” del periodo (droga, violenza, amoralità) per spiegare i temi di questo fumetto.

Negli stessi anni Andrea Pazienza propone Le straordinarie avventure di Penthotal (1977), allucinate avventure metropolitane. Pazienza crea il personaggio di Zanardi, che nella sua tragicità sarà il simbolo di un'intera generazione.

L'avanguardia italiana lavora sulla ricerca del linguaggio, sui suoi limiti e sul modo di superarli.

Il lavoro più interessante è quello dei Valvoline Motorcomics che, nella propria ricerca, parte dalle avanguardie pittorico-storiche (surrealismo, pop-art) e dal design più radicale (Carpinteri, Burns, Jori).

Lorenzo Mattotti con Fuochi utilizza il colore rosso per delineare con taglio pittorico i suoi personaggi.

Lo stesso Mattotti firma nel 1976 una storia western di Sclavi, intitolata Dylan.

Tiziano Sclavi conosce e frequenta il fumetto francese e il fumetto italiano nei suoi aspetti tradizionali e sperimentali (in particolare Moebius, Mattotti, Liberatore). L’autore dimostra infatti una continua oscillazione tra realismo estremo e visionarismo.

Il suo debito nei confronti dei contemporanei è ampiamente documentato nella collezione del fondo omonimo.

Egli ha trattenuto presso la sua biblioteca privata i testi francesi di Hergè e Moebius, mentre ha donato alla biblioteca di Venegono Superiore la versione italiana della rivista francese “Pilote” che era arrivato a dirigere nel 1984.

Tiziano Sclavi cerca di conciliare e fondere le aspirazioni del fumetto d'autore e le esigenze del fumetto popolare, due linee di tendenza riconoscibili nel fumetto europeo (pensiamo a Corto Maltese e a Diabolik o Tex per l'Italia, ad Arzach di Moebius e ad Asterix per la Francia).

Dylan Dog è infatti un caso editoriale, un fumetto di grande diffusione presso il pubblico giovane, grazie ad una lettura a più livelli che gli consente di valorizzare anche in termini di vendite un fumetto sostanzialmente di autore.