Negli ultimi anni Bilbao ha smorzato il suo livore. La città un tempo industriale ha un centro vivace e animato.
Tanti giovani popolano le notti brave, dopo i lunghi aperitivi dal sapore di tapas.
Lungo il fiume si staglia il profilo del Guggenheim, novella cattedrale che fa da polo di attrazione.
La sagoma viene illuminata dai fuochi estivi, l’imperdonabile distrazione rischia di rovinare le vacanze: un borseggiatore si nasconde tra la folla.
Dai Paesi Baschi parte il cammino di Santiago del Nord, che attraversa la Cantabria.
Un cammino spirituale che tocca antichi retaggi della nostra cultura. Parallelo rispetto al percorso tradizionale, ma che può riservare diverse sorprese.
Le pitture parietali della grotta di El Castillo si possono visitare su prenotazione, nel tentativo complesso di coniugare l’obbligo morale della conservazione e il desiderio di fruizione.
La guida si muove a lume di candela, ricostruendo l’atmosfera dei riti propiziatori. Un misto di sacro e profano, i profili di cervi e bisonti che si stagliano per un istante.
Si riemerge stupiti tra la folla chiassosa dei bagni estivi.
Santillana del Mar è immagine perfetta di un villaggio medievale, oleografico negli scorci, popolato da negozietti a volte dissonanti.
I pascoli spagnoli sono a strapiombo sul mare. Un verde intenso che richiama la vicina Irlanda.
A Oviedo i quartieri esterni sono di disarmante periferia, nell’attesa di visitare le chiese medievali raccolte su una collina.
Il punto di ritrovo è la sidreria, trionfo del retrogusto alla mela.
La Coruna anticipa la Galizia e il bagno del pellegrino a Finis Terrae.
I balconi che si affacciano sul porto esaltano la tonalità del bianco.
Il cammino si congiunge finalmente con il percorso del sud, occasione di riflessione e di gesti rituali.
La piazza, la cattedrale, il turibolo in volo. La mano che si appoggia sulla colonna a ricordo dell’apostolo Giacomo. Un viaggio personale e spirituale, da sempre frutto di condivisioni.
E’ il giubileo di Santiago, il voto che ci accomuna tutti. (M.A.)