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Lungo la strada che portava un tempo a Borgosesia e che ora si snoda ai piedi della collina, si apre lo scenario sacro di una scalinata.

Ci troviamo al Santuario della Madonna della Gelata.

Un’ immagine venerata fin dal Medioevo, in riferimento ai bambini non battezzati.

Il miracolo consisteva nel rianimare i bambini morti, il respiro recuperato era sufficiente per essere battezzati e sepolti in terra consacrata.

Intorno alla immagine sacra nasce una vera e propria chiesa grazie all’intervento del vescovo Bascapè.

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  La Parrocchiale di San Giacomo

 Apre per il Fai anche il palazzo privato della famiglia Buzzi, di cui è visibile il bel porticato e dall’esterno le celle dei monaci.

Al primo piano un’immagine a vista di San Domenico.

La famiglia Buzzi è di origine genovese, la guida sottolinea con perizia e suscitando curiosità come lo stemma rappresenti un galeone e sia scolpito su un camino del palazzo, non visibile al pubblico. Si tratta di un riferimento alle origini e alle attività commerciali della famiglia.

Lo ritroviamo all’interno della Chiesa parrocchiale, scolpito su un capitello in quanto la famiglia è committente della Chiesa stessa.

Bellissimo il coro intagliato, di cui è rimasto un putto.  Rubati gli altri negli anni ’70.

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Nell’Ossario esterno l’immagine ferita e squarciata dall’incuria del tempo, quella  di Santa Eurosia, protettrice dei frutti della terra da tempeste e grandinate. M.A.

Vicino al Santuario della Gelata, il laghetto e l’ottimo ristorante. Si raggiunge con una bella passeggiata dal centro del paese.

Apertura FAI nelle giornate di primavera 2017

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