Definire l’estetica oggi è cosa di una certa complessità. Io rimango legato alla concezione originaria che definisce l’estetica quale “scienza della conoscenza sensitiva” ovvero quale parte della gnoseologia.
Più precisamente l’estetica si interroga su qualcosa che non può essere chiarito in termini di sola pura risposta ma che implica una coesistenza di domanda ed esperienza.
Prima ancora che riguardare concetti quali il bello o l’arte (attualmente relativizzati), essa deve essere considerata quale riflessione speculativa su situazioni e casi di particolare interesse che richiedono di essere indagati nella condizione dell’esperienza in genere. (D.A.)