Il libro è un viaggio nonviolento in 120 anni di rappresentazione del pugilato nel cinema, dall'epoca del muto ai giorni nostri. Un percorso che incrocia i generi cinematografici (il comico e la commedia, il musical e il melò, il gangster-movie e il noir), si contamina con il fumetto, racconta su grande schermo le vite di personaggi sportivi del calibro di Carnera, Graziano, La Motta e Alì.
Hitchcock, Chaplin, Keaton, Walsh, Robson, Wise, Scorsese, Hill, Eastwood, Howard, Mann sono solo alcuni dei grandi cineasti che hanno visto nella boxe simbologie e componenti drammaturgiche sufficienti a rendere ogni racconto metafora della vita.
La recensione del libro:
http://www.cinequanon.it/corpo-da-ring-la-boxe-immaginata-dal-cinema/