In un calda giornata di luglio giungiamo scegliendo la via della Val Mara alle bocche di Orimento.
Il ristoro locale espone interessanti foto d’epoca. Il personale si dimostra sempre accogliente nei confronti dei numerosi visitatori che anche il sabato cercano refrigerio dalla calura estiva.
Siamo già a 1300 m eppure a solo un’ora da Mendrisio.
Di fronte al locale troviamo una nevera cioè una ghiacciaia che serviva in un passato non troppo lontano alla conservazione dei cibi. Gli habitué si ricordano che negli anni ‘70 vi era presente anche una malga.
Lo spettacolo spazia in alto verso il Monte Generoso che si può raggiungere in un’ora agevole di cammino su due diversi sentieri di cui uno “estremamente” panoramico.
Se guardiamo verso sud notiamo la sagoma del rifugio Prabello, già sede della Guardia di finanza come altri edifici in parte riqualificati al Confine tra Italia e Svizzera. Qui vi era uno stretto controllo sull’attività fiorente dei contrabbandieri che passavano attraverso il ponte di Erbonne dalla vicina Val di Muggio.
Questo percorso oggi si può considerare a tutti i diritti un “sentiero della memoria”.
Ora gli escursionisti possono godere di questo punto panoramico prealpino, partendo dal Pian delle Alpi, luogo ideale per le scampagnate con vista sulla bella chiesa di San Zeno.
La vivace cittadina di San Fedele d’Intelvi e le ville di Lanzo sono le principali attrattive della Valle d’Intelvi, che meriterebbe un rilancio turistico.
In parte ricercato con la riqualificazione recente della Vetta Sighigola, vero e proprio balcone sui laghi italiani e svizzeri. M.A.