La città di Valencia offre le peculiarità e le opportunità di una città di mare emersa dai fasti della Coppa America:
un accogliente centro storico, belle spiagge e un tentativo di rilancio turistico attraverso la cittadella delle scienze e le strutture del porto.
Il turista gode dell’ospitalità spagnola in una città immersa nei suoi ritmi in apparenza sornioni.
Anche qui Calatrava ha lasciato il segno, non solo nell’architettura ma anche nella concezione urbana e spaziale.
Il fiume Turia responsabile di frequenti esondazioni è stato deviato; la passeggiata nel suo alveo consente di toccare i punti più interessanti della cittadina.
Attraverso piste ciclabili, il conforto delle palme e le rarità del giardino botanico.
La cittadella delle scienze stupisce per la novità e l’integrazione degli spazi, l’arte legge e interpreta il miracolo della natura .
L’Emisferio ricrea le meraviglie dell’osservazione, è un occhio potenziale che si completa virtualmente specchiandosi nel bacino interno.
Il corredo di ponti richiama però il visitatore italiano ai problemi strutturali verificatisi a Venezia e nella stazione di Modena. Architetture estreme non sempre supportate da altrettanta perizia ingegneristica.
Le vasche futuribili dell’acquario riescono a soddisfare grandi e piccoli.
Nel cuore della città, la piazza centrale ruota intorno alla bella fontana barocca, illuminata nelle vivaci serate estive.
Resti delle antiche mura segnano l’ingresso ai grandi spazi della Borsa della seta e dei mercati, a ricordare la vocazione marittima e commerciale della città.
L’Università accoglie gli studenti dell’Erasmus, che la connotano come centro culturale e in perenne dinamismo.
La paella alla valenziana offre un mix di carne e pesce. (M.A.)