La Sacra di San Michele è il portone della valle e offre nelle giornate limpide una splendida panoramica.
L’occhio abbraccia la pianura fino a Superga.
L’abbazia si erge maestosa, nella sua duplice funzione di luogo di preghiera e ricetto fortificato.
L’itinerario richiama a molti l’accesso alla più celebre Mont Saint Michel. Il pellegrino vive infatti un percorso di ascesa spirituale all’interno delle mura.
Le tombe a vista della chiesa rappresentano il sacrario della nobiltà feudale.
I monaci benedettini si occupavano della trascrizione dei manoscritti e delineavano le lettere capitali, curando anche la legatura dei libri.
L’attività di restauro si conserva a tutt’oggi, così come i rinnovati ambienti dell’abbazia.
Legato all’attività economica del monastero è il borgo di Avigliana il cui centro medievale, solo in parte restaurato, è reso suggestivo dalla presenza dei due laghi riserva naturale.
Nella pianura la città di Susa si sviluppa intorno al nucleo romano.
Si conservano resti dell’anfiteatro e la porta d’ingresso alla città.
Porta Savoia è infatti l’accesso al raccolto centro storico.
Sentinella del transito nella valle Fort Exilles, che ospita il Museo della montagna.
Nei vasti sottotetti si rievocano echi e leggende come quella della Maschera di ferro.
Arrampicandosi sulle montagne, i paesi appaiono particolarmente oleografici.
La Val di Susa: profondo rispetto verso il proprio passato e desiderio di conservarlo, con la forza e l’orgoglio che caratterizzano i popoli della montagna. (M.A.)